Ho rovesciato alcuni di voi - Il terremoto è probabilmente riservato all'ultimo, essendo la più rara, e quindi la più speciale, visitazione. Per quanto frequenti siano stati i terremoti ai confini della Palestina, la maggior parte della Palestina non era sulla linea, cosa che ne fu particolarmente scossa. La linea, principalmente colpita dai terremoti, era lungo la costa del Mediterraneo o parallela ad essa, principalmente da Tiro ad Antiochia e ad Aleppo.

Qui furono i grandi terremoti storici, che furono i flagelli di Tiro, Sidone, Beirut, Botrys, Tripoli, Laodicea sul mare; che distrusse Litho-prosopon, prosternò Baalbek e Hamath, e così spesso afflisse Antiochia e Aleppo, mentre Damasco fu per lo più risparmiata.

A est potrebbe aver raggiunto Safed, Tiberiade e l'Hauran. Ar-Moab perì per un terremoto nell'infanzia di Girolamo. Ma, almeno, l'evidenza dei terremoti, tranne forse nelle rovine dell'Hauran, è più debole. Terremoti ci sono stati (anche se meno) a Gerusalemme. Eppure, nel complesso, sembra più vero dire che i lembi della Palestina furono soggetti a terremoti distruttivi, che affermare questo della Palestina centrale.

Il terremoto deve essere stato tanto più terribile, perché è stato senza precedenti. Uno o più terremoti terribili, che hanno rovesciato città, devono essere stati inviati, prima di ciò, in occasione dei quali Amos ha raccolto le sue profezie. Poiché le sue profezie furono pronunciate “due anni prima” di quel “terremoto”; e questo terremoto aveva preceduto la sua profezia. “Ho rovesciato”, dice Dio, “tra di voi, come Dio ha rovesciato Sodoma e Gomorra.

Egli usa la parola, usata specialmente da Mosè e dai profeti di quel terribile rovesciamento di Sodoma e Gomorra, quando furono, per così dire, capovolte. Il terremoto è sempre il più misterioso, perché invisibile, non annunciato, inaspettato, istantaneo, completo. La terra sotto i piedi dell'uomo sembra non più sicura: il suo rifugio è la sua distruzione; le case degli uomini diventano le loro tombe.

Intere città devono essere state completamente rovesciate, poiché Egli paragona il rovesciamento operato tra loro, al rovesciamento delle "città della pianura". Altre visite hanno araldi inviati prima di loro. Guerra, pestilenza, carestia, raramente irrompono contemporaneamente. Il terremoto subito, seppellisce, forse, migliaia o decine di migliaia, ciascuno irrigidito (se così fosse) in quella sua ultima azione malvagia; ogni famiglia con la sua forma di miseria; ciascuno nella sua cripta separata, morto, morente, schiacciato, imprigionato; il resto davvero "sopravvissuto", per la maggior parte di coloro che amavano se ne era andato. Così dice;

E voi, che fuggivate, foste come un tizzone, strappato dal fuoco - Una volta era stato verde, fresco, fragrante, con foglia o fiore; ora bruciacchiato, carbonizzato, annerito, quasi consumato. Di per sé, non serviva a nulla, se non ad essere gettato di nuovo nel fuoco da dove era stato salvato. L'uomo se ne occuperebbe così. Solo una ri-creazione potrebbe ripristinarlo. Leggero emblema di un'anima, la cui freschezza era appassita dal peccato, poi il severo giudizio di Dio si era consumato a metà; in sé, si incontra solo per il fuoco eterno, dal quale tuttavia Dio lo ritira.

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