All'intento - greco, "quello" Ἵνα Hina. Il senso è che era con questo disegno, o che questo era lo scopo per cui tutte le cose sono state fatte. Un grande scopo nella creazione dell'universo era che la saggezza di Dio potesse essere chiaramente mostrata dalla chiesa. Non bastava dimostrarlo con la formazione del sole, delle stelle, della terra, dei mari, delle montagne, delle inondazioni.

Non era sufficiente dimostrarlo con la creazione di esseri intelligenti, la formazione di menti immortali sulla terra e i vari ranghi del mondo angelico. C'erano visioni del carattere divino che potevano essere ottenute solo in connessione con la redenzione del mondo. Quindi l'universo fu creato e l'uomo fu fatto sulla terra, non solo per illustrare le perfezioni divine nell'opera della creazione, ma in modo ancora più illustre nell'opera della redenzione. E da qui il profondo interesse che le schiere angeliche hanno sempre manifestato per la salvezza dell'uomo.

Che ora - la parola "adesso" - νυν monaca - manca nella Vulgata, nel siriaco e nell'arabo; ed è omesso da molti dei padri; vedi Koppe. Se deve essere mantenuto, significa che questa esibizione deve essere fatta sotto il Vangelo. “Ora, poiché il Messia è venuto; ora, sotto la dispensazione cristiana, questa rivelazione deve essere fatta a mondi lontani”.

Ai principati e alle potestà - Alle schiere angeliche - agli esseri intelligenti che circondano il trono di Dio; vedere le note a Efesini 1:21 .

Per la chiesa - Per l'incarnazione del Redentore per salvarla; da me la misericordia mostratagli; dalla saggia disposizione fatta per salvare il suo popolo dalla caduta; e per tutte le grazie e le bellezze che quella chiesa redenta manifesterà in terra e in cielo.

La multiforme saggezza di Dio - Letteralmente, "molto variegata". Significa la "saggezza molto diversificata". Non significa semplicemente che c'era una “grande” saggezza, ma che la saggezza mostrata era diversificata e varia; come cambiare, colori variegati. C'era una "bella e ben ordinata varietà di dispensazioni" verso quella chiesa, che tendevano a manifestare la saggezza di Dio.

È come un paesaggio, o una vista panoramica che passa davanti alla mente, con una grande varietà di fasi e aspetti, tutti tendenti a suscitare ammirazione. Nella redenzione della chiesa non c'è solo una forma o una fase di saggezza. È saggezza, sempre mutevole, sempre bella. C'era saggezza manifestata quando il piano è stato formato; saggezza nella scelta del Redentore; saggezza nell'incarnazione; saggezza nell'espiazione; saggezza nei mezzi per rinnovare il cuore e santificare l'anima; saggezza nelle varie dispensazioni mediante le quali la chiesa è santificata, guidata e portata alla gloria.

La saggezza così mostrata è come la bellezza sempre diversa delle nuvole mutevoli, quando il sole si riflette su di esse la sera. Ogni aspetto è pieno di bellezza. Uno luminoso; il cloud differisce nell'aspetto dagli altri; eppure tutti tendono a riempire la mente di visioni elevate di Dio.

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