È consuetudine tra i commentatori dire che le leggi relative all'emancipazione degli schiavi ebrei, come anche quella della terra che riposa durante l'anno sabbatico, non sono state osservate. La narrazione ci insegna l'esatto contrario. La manomissione degli schiavi nella presente occasione fu un atto spontaneo di Sedechia e del popolo. Conoscevano la legge e ne riconoscevano l'obbligo. La sua osservanza era, senza dubbio, lassista: la maggioranza lasciava prevalere i propri interessi egoistici; ma la minoranza fatta potrebbe cedere il passo a destra, e Sedechia sostenne i loro sforzi anche se solo in modo debole.

All'inizio di gennaio, nel nono anno di Sedechia, l'esercito caldeo si avvicinò a Gerusalemme. Il popolo fece un patto con il re, che si presenta come il complice della misura, di lasciar liberi i propri schiavi. Forse il patriottismo ha avuto la sua parte in questo: e poiché Gerusalemme era fortemente fortificata, tutte le classi forse speravano che se gli schiavi fossero stati manomessi, anch'essi avrebbero lavorato con una più cordiale buona volontà nel resistere al nemico.

Nell'estate dello stesso anno gli egiziani avanzarono in soccorso e Nabucodonosor si ritirò per affrontare il loro attacco. Gli ebrei con una strana leggerezza, che li pone davanti a noi in una luce più spregevole, hanno subito costretto gli schiavi manomessi a tornare in schiavitù. Con nobile indignazione Geremia li rimprovera per il loro tradimento, assicura loro che l'esercito caldeo tornerà, e li avverte della certezza della punizione che hanno così riccamente meritato.

Geremia 34:8

Quando l'esercito caldeo invase il paese, le classi più ricche sarebbero fuggite tutte a Gerusalemme, portando con sé le loro famiglie. E poiché la Legge mosaica era probabilmente più scrupolosamente osservata lì che in campagna, la presenza in queste famiglie di schiavi che erano diventati grigi nel servizio può aver offeso le classi più rigorose della capitale.

Proclamare loro la libertà - Le parole sono quelle della proclamazione dell'anno giubilare al popolo, dopo di che divenne loro dovere liberare i propri schiavi.

Geremia 34:9

Dovrebbe servirsi di loro - Dovrebbe farglielo servire (vedi Geremia 25:14 ).

Geremia 34:11

Si voltarono, e fecero... ritornare - Ma poi fecero tornare di nuovo gli schiavi.

Geremia 34:13

La casa dei servi - La misera prigione in cui, dopo aver lavorato nei campi tutto il giorno in bande, gli schiavi venivano rinchiusi di notte.

Geremia 34:16

A loro piacimento - letteralmente, per se stessi.

Geremia 34:17

Farò in modo che tu sia trasferito in - " Ti farò essere un terrore per". Gli uomini tremerebbero davanti a loro.

Geremia 34:18

Le parole... - Gli ebrei parlavano di “tagliare” un patto, perché i contraenti tagliavano in due un vitello e passavano tra i pezzi. Quindi tagliare un patto e tagliare in due un vitello significava la stessa cosa.

Geremia 34:21

Che sono saliti da te, cioè che sono partiti per il presente, e hanno sollevato l'assedio.

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