Per ora diranno, non abbiamo re - Queste sono le parole di disperazione, non di pentimento; di persone terrorizzate dalla coscienza della colpa, ma che non escono dalle sue tenebre; descrivendo la loro condizione, non confessando l'iniquità che li ha portati su di loro. Nel peccato, tutto Israele aveva chiesto un re, quando il Signore era il loro re; nel peccato, Efraim aveva fatto re Geroboamo; nel peccato, i loro successivi re furono fatti, senza il consiglio e il consiglio di Dio; e ora, alla fine di tutto, riflettono quanto tutto fosse infruttuoso.

Avevano un re, eppure, per così dire, non avevano re, poiché, essendo Dio adirato con loro, non aveva la forza di liberarli. E ora, senza amore, il ricordo delle loro cattive azioni li schiaccia oltre ogni speranza di rimedio. Gemono per le loro perdite, le loro sofferenze, le loro paure, ma non si pentono. Tale è il rimorso dei dannati. Tutto ciò che avevano è perduto; ea che giovava ora, poiché, quando l'ebbero, non temettero Dio?

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