Delle spoglie vinte nelle battaglie hanno dedicato a mantenere la casa del SIGNORE. Hanno dedicato il bottino vinto nelle battaglie - Sembra che questi fossero destinati alle sue riparazioni. Questa usanza prevaleva tra quasi tutte le persone della terra. Tutti coloro che riconoscevano un Essere supremo, credevano che la vittoria potesse venire solo attraverso di lui; e quindi ritenne del tutto ragionevole dargli una parte del bottino. Ne esistono prove in tutte le storie antiche: così Virgilio: -

Irruimus ferro, et divos, ipsumque vocamus

In partem praedamque Jovem.

aen. iii., vers. 222.

"Con le armi noi la preda gradita invadiamo:

Allora chiama gli dei come compagni della nostra festa,

E Giove stesso, il capo invitato ospite".

Asciugare.

Su questo passo Servio osserva:

Ipsum vocamus. Ipsum regem deorum, cui de praeda debetur aliquid: nam Romanis moris fuit, ut bella gessuri de parte praedae aliquid numinibus pollicerentur: adeo ut Romae fuerit unum templum Jovis Praedatoris: non quod praedae praeest, sed quod debeat ei ex praedurea aliquid.

"Giove stesso, il re degli dei, al quale era dovuta una parte della preda: poiché era usanza tra i Romani, quando entravano in guerra, promettere una parte della preda alle loro divinità. E c'era un tempio a Roma dedicato a Giove Praedator, non perché presiedesse alla preda, ma perché una parte della preda era dovuta a lui".

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