Dopo questa cosa Geroboamo non tornò dalla sua via malvagia, ma fece di nuovo degli infimi del popolo sacerdoti degli alti luoghi: chiunque lo volesse, lo consacrò e divenne uno dei sacerdoti degli alti luoghi. Geroboamo non tornò dalla sua via malvagia - C'è qualcosa di estremamente ostinato e perverso, oltre che accecante e infatuante, nell'idolatria. La predizione recentemente pronunciata a Bethel, ei miracoli operati a conferma di essa, furono sicuramente sufficienti ad aver colpito e allarmato qualsiasi cuore, non del tutto e incorreggibilmente indurito; eppure non ebbero effetto su Geroboamo!

Fatto - l'infimo del popolo preti - questo uomo cattivo era così ardito nella sua idolatria che non tentò nemmeno di formare alcuna cosa secondo il modello del vero culto di Dio: non avrebbe nulla come Dio e la verità. Nei suoi vitelli, o piuttosto buoi, imitò la maniera dell'Egitto; e nella formazione del suo sacerdozio sembra essersi allontanato da tutti i modelli. Tra i peggiori pagani, il sacerdozio era pieno di uomini rispettabili; ma Geroboamo prese degli ultimi del popolo e li mise in quell'ufficio.

Chi voleva, lo consacrava - Non faceva discriminazioni: qualunque vagabondo si offrisse veniva accettato anche da chi non aveva carattere, troppo pigro per lavorare, e troppo stupido per imparare.

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