Infatti non abbiamo mai usato parole lusinghiere, come sapete, né un mantello di cupidigia; Dio è testimone: Parole lusinghiere - Anche se abbiamo annunciato il Vangelo o la buona novella, abbiamo mostrato che senza la santità nessuno dovrebbe vedere il Signore.

Sapete - Che mentre predicavamo tutto il Vangelo non davamo mai un volto al peccato.

Per un mantello di cupidigia - Non abbiamo cercato retribuzione temporale; né abbiamo predicato il Vangelo per nascondere la nostra cupidigia: Dio è testimone che noi non l'abbiamo fatto; abbiamo cercato te, non il tuo. Ascoltate questo, voi che predicate il Vangelo! Potete chiamare Dio a testimoniare che predicandolo non avete fine in vista del vostro ministero, ma la sua gloria nella salvezza delle anime? Oppure entrate nel sacerdozio per un pezzetto di pane, o per quello che viene chiamato in modo minaccioso ed empio un vivere, un beneficio? In tempi migliori il tuo posto e il tuo ufficio erano chiamati cura delle anime; che cura hai delle anime di coloro dalle cui fatiche sei in generale più che sufficientemente sostenuto? È il tuo studio, il tuo duro lavoro, per portare i peccatori a Dio; predicare tra i tuoi parrocchiani pagani le imperscrutabili ricchezze di Cristo?

Ma dovrei parlare alle migliaia che non hanno parrocchie, ma che hanno le loro cappelle, le loro congregazioni, l'affitto di banchi e sedie, ecc., ecc. È per loro che siete entrati o continuate nel ministero del Vangelo? È Dio testimone che, in tutte queste cose, non avete il mantello della cupidigia? Felice è l'uomo che può dirlo, sia che abbia la provvidenza che la legge del paese gli consente, sia che viva delle offerte volontarie del popolo.

L'operaio fedele è degno del suo salario; perché al bue che trebbia il grano non si deve mettere la museruola; e coloro che predicano il Vangelo dovrebbero vivere, non ribellarsi, del Vangelo. Ma guai a quell'uomo che entra nel lavoro per il salario! non conosce Cristo; e come può predicarlo?

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