Se qualcuno viene a te e non porta questa dottrina, non riceverlo in casa tua , né dirgli che Dio si affretti: Se qualcuno viene a te - Sotto il carattere di un apostolo o di un evangelista, per predicare in casa tua; e non portare questa dottrina, che Gesù è venuto nella carne ed è morto per la redenzione del mondo.

Non riceverlo a casa tua - Non dargli intrattenimento come insegnante evangelico. Che non predichi sotto il tuo tetto.

Non dirgli che Dio si affretti - Και χαιρειν αυτῳ μη λεγερε· E non dire: Salute a lui - non salutarlo con Pace a te! Il solito saluto tra gli amici e quelli della stessa religione in oriente è, Salam aleekum, "Pace a voi"; che quelli della stessa religione useranno tra di loro, ma mai con estranei, se non in rarissimi casi. Questo è il caso fino ai giorni nostri; e, da quanto qui dice Giovanni, era un'usanza antichissima.

Abbiamo visto spesso che la pace tra gli Ebrei comprendeva ogni benedizione spirituale e temporale. Le parole significano, secondo l'uso orientale di esse, "Non avere alcun legame religioso con lui, né agire nei suoi confronti in modo da indurre gli altri a credere che lo riconosci come fratello".

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