Il Signore non è pigro riguardo alla sua promessa, come alcuni considerano l'indolenza; ma è paziente verso di noi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento. Il Signore non è pigro - Probabilmente nel loro scherno dissero: "O Dio non aveva fatto una tale promessa di giudicare il mondo, distruggere la terra e mandare uomini empi alla perdizione; o se lo aveva fatto, si era dimenticato di adempierla, o non aveva tempo o tempo conveniente." Ad alcuni di questi scherni sembra riferirsi l'apostolo: e subito mostra il motivo per cui non si infligge il meritato castigo a un mondo colpevole.

Ma è longanimità - Non è la pigrizia, la negligenza, né la mancanza del dovuto spostamento al peccato, che ha indotto Dio a prolungare la tregua degli uomini empi; ma la sua longanimità, la sua riluttanza che qualcuno dovesse perire: e perciò li risparmiò, affinché potessero avere ulteriori offerte di grazia, ed essere condotti al pentimento, per deplorare i loro peccati, implorare la misericordia di Dio e trovare la redenzione attraverso il sangue di l'agnello.

Siccome Dio non vuole che alcuno perisca, e siccome vuole che tutti giungano al pentimento, di conseguenza non ha mai ideato né decretato la dannazione di alcun uomo, né ha reso impossibile che alcuna anima possa essere salvata, sia per costringendolo a fare il male, che potesse morire per questo, o rifiutandogli i mezzi di guarigione, senza i quali non potrebbe essere salvato.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità