E uccise un egiziano, un uomo buono: e l'egiziano aveva una lancia in mano; ma egli scese da lui con un bastone, strappò di mano all'Egiziano la lancia e lo uccise con la propria lancia. Uccise un egiziano - Si dice che quest'uomo in 1 Cronache 11:23 fosse alto cinque cubiti, circa sette piedi e sei pollici.

Scese da lui con un bastone: ho conosciuto uomini che, con un bastone solo per la loro difesa, potevano rendergli inutile la spada del soldato più esperto. Ho visto anche un caso parallelo di un uomo con il suo bastone attaccato da un soldato con la sua gruccia; presto strappò l'arma dalla mano del soldato e avrebbe potuto facilmente ucciderlo con la sua stessa spada.

Abbiamo una buona delucidazione di ciò in un duello tra Diossippo l'ateniese e Horratas un macedone, davanti ad Alessandro: "Il macedone, orgoglioso della sua abilità militare, trattò con disprezzo l'ateniese nudo, e poi lo sfidò a combattere con lui il giorno seguente . Il macedone venne sul luogo armato di berretto a torta; sul braccio sinistro aveva uno scudo di bronzo e nella stessa mano una lancia chiamata sarissa; aveva un giavellotto nella mano destra e una spada cinta al fianco ; in breve, sembrava armato come se stesse per contendere con un esercito.

Diossippo entrò in campo con una coroncina in testa, una fascia porpora al braccio sinistro, il corpo nudo, unto d'olio, e nella mano destra una forte clava nodosa (dextra validum nodosumque stipitem praeferebat). Horratas, supponendo che potesse facilmente uccidere il suo antagonista mentre a distanza, gettò il suo giavellotto, che Diossippo, improvvisamente chinandosi, evitò abilmente, e, prima che Horratas potesse trasferire la lancia dalla sua sinistra alla mano destra, balzò in avanti e con un colpo del suo club, lo spezzò in due.

Privato il Macedone di entrambe le lance, cominciò a sguainare la spada; ma prima che potesse tirarlo fuori Diossippo lo afferrò, inciampò e lo gettò a terra con grande violenza (pedibus repente subductis arietavit in terram). Poi gli mise il piede sul collo, estrasse la spada e, sollevata la mazza, stava per spezzare il cervello del campione deposto, se non fosse stato impedito dal re." - Q. Curt. lib. ix ., cap. 7.

Quanto sono simili i due casi! Egli scese da lui con un bastone, strappò la lancia dalle mani dell'Egiziano e lo uccise con la sua stessa lancia. Benaiah sembra essere stato solo un altro clubman come Dioxippus.

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