Sperava anche che gli fosse stato dato del denaro da Paolo, affinché lo perdesse: perciò lo mandò a chiamare più spesso e si comunicò con lui. Sperava anche che gli venissero dati dei soldi - Bp. Pearce chiede: "Come potrebbe San Luca saperlo?" Al che rispondo: Dalla relazione di S. Paolo, col quale Felice ebbe frequenti conferenze, e al quale indubbiamente espresse questo desiderio. Possiamo vedere, qui, l'avarizia più spregiudicata, in Felice, unita all'ingiustizia.

Paolo aveva dimostrato davanti a lui la sua innocenza delle accuse mosse contro di lui dai giudei. Si erano ritirati confusi quando aveva terminato la sua difesa. Se Felice fosse stato influenzato dai comuni principi di giustizia, Paolo sarebbe stato immediatamente congedato; ma lo trattenne nella speranza di un riscatto. Vide che Paul era un personaggio rispettabile; che aveva amici opulenti; che era a capo di una setta molto numerosa, alla quale era meritatamente caro; e dava dunque per scontato che per il suo ampliamento sarebbe stata data una somma considerevole.

Felice era un liberto dell'imperatore Claudio; di conseguenza, una volta era stato uno schiavo. La corrente non si eleva al di sopra della sua sorgente: la meschinità dello schiavo è ancora evidente, ed è ora insopportabile, essendo aggiunta all'autorità e all'influenza del governatore. Gli uomini di basso rango non dovrebbero mai essere incaricati dell'amministrazione degli affari pubblici.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità