Allora Paolo disse: "Io sto al tribunale di Cesare, dove devo essere giudicato: non ho fatto torto ai Giudei, come tu ben sai". Sto al tribunale di Cesare - Ogni procuratore rappresentava la persona dell'imperatore nella provincia da lui presieduta; e poiché la sede del governo era a Cesarea, e Paolo era ora davanti al tribunale in cui sedeva il rappresentante dell'imperatore, poteva dire, con la più rigorosa correttezza, che si trovava davanti al tribunale di Cesare, dove, come uomo libero di Roma, dovrebbe essere processato.

Come ben sai, il resoconto di questo processo davanti a Felice fu senza dubbio lasciato all'ispezione di Festo; poiché, come lasciò il prigioniero al suo successore, dovette anche lasciare le accuse contro di lui, e il processo che aveva subito. Festo, inoltre, doveva essere certo della sua innocenza, dal processo che gli era appena passato.

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