Avendo dunque, fratelli, audacia di entrare nel santissimo per mezzo del sangue di Gesù, avendo dunque, fratelli, audacia - L'Apostolo, avendo ora terminato la parte dottrinale della sua epistola, e mostrato pienamente la superiorità di Cristo a tutti gli uomini e gli angeli, e la superiorità del suo sacerdozio su quello di Aronne e dei suoi successori, l'assoluta inefficacia dei sacrifici ebraici per fare l'espiazione del peccato, e l'assoluta efficacia di quello di Cristo per fare la riconciliazione dell'uomo con Dio, procede ora a mostrare quale influenza questi dottrine dovrebbero avere nel cuore e nella vita di coloro che credono nei suoi meriti e nella sua morte.

L'audacia di entrare - Παρῥησιαν εις την εισοδον· Libertà, pieno accesso all'ingresso del luogo santo, των ἁγιων· Questa è un'allusione al caso del sommo sacerdote che entra nel santo dei santi. Se ne andò con timore e tremore, perché, se avesse trascurato la più piccola cosa prescritta dalla legge, non poteva aspettarsi altro che la morte. I veri credenti possono arrivare con fiducia anche al trono di Dio, poiché portano alla presenza divina il sangue infinitamente meritorio della grande espiazione; e, essendo giustificati mediante quel sangue, hanno diritto a tutte le benedizioni del regno eterno.

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