Sia allontanata da voi ogni amarezza, ira, ira, clamore e parola cattiva, con ogni malizia: ogni amarezza - Πασα πικρια. È sorprendente che chiunque professi il nome cristiano si conceda amarezza di spirito. Coloro che sono censori, che sono spietati nei confronti delle mancanze degli altri, che hanno fissato un certo metro con cui misurano tutte le persone in ogni circostanza, e non cristiani tutti quelli che non si avvicinano a questo livello, questi hanno l'amarezza contro cui parla l'apostolo.

Nel secolo scorso esisteva una medicina composta, composta da una varietà di drastiche droghe acide e spiriti ardenti, che si chiamava Hiera Picra, ἱερα πικρα, l'amaro santo; questa medicina fu somministrata in una moltitudine di casi, dove fece un male immenso, e forse in quasi nessun caso fece bene. Mi è sempre parso fornire un epiteto appropriato alla disposizione sopra menzionata, il santo amaro; per l'atto religiosamente censurato sotto il pretesto di una santità superiore. Ho saputo che queste persone fanno molto male in una società cristiana, ma non ho mai conosciuto un caso in cui facessero del bene.

E l'ira - Θυμος è più propriamente l'ira, che può essere considerata l'inizio della passione.

La rabbia - Οργν è più propriamente ira - la passione portata al suo apice più alto, accompagnata da parole offensive e atti oltraggiosi, alcuni dei quali sono immediatamente specificati.

E clamore - Κραυγη Parlare ad alta voce e insolente, risse, insulti, discorsi chiassosi, spesso figli dell'ira; tutto ciò è altamente sconveniente per la mente mite, amorevole, tranquilla e calma di Cristo e dei suoi seguaci.

E parlare male - Βλασφημια· Bestemmia; vale a dire, parlare ingiurioso - parole che tendono a ferire coloro di cui o contro cui vengono pronunciate.

Con ogni malizia - Κακια· Ogni malignità; come l'ira produce ira, e l'ira clamore, così tutti insieme producono malizia; vale a dire, l'ira risoluta, imbronciata, che è sempre alla ricerca di opportunità per vendicarsi distruggendo l'oggetto della sua indignazione. Nessuno stato della società può essere tollerabile nemmeno dove prevalgono; e, se l'eternità fosse fuori questione, è della massima importanza che queste siano bandite dal tempo.

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