Occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, occhio per occhio: questo è il primo resoconto che abbiamo della lex talionis, o legge del simile per simile, che in seguito prevalse tra i Greci e i Romani. Tra queste ultime costituiva una parte delle dodici tavole, tanto famose nell'antichità; ma la pena fu poi mutata in una multa pecuniaria, da riscuotere a discrezione del Pretore.

Prevale in misura minore o maggiore nella maggior parte dei paesi civili, e trova piena applicazione nel diritto canonico, in riferimento a tutti i calunniatori: Calumniator, si in accusatione defecerit, talionem recipiat. "Se il calunniatore cade nella prova della sua accusa, subisca la stessa punizione che avrebbe voluto infliggere all'uomo che ha falsamente accusato". Nulla, tuttavia, di questo genere fu lasciato alla vendetta privata; il magistrato assegnò la pena quando il fatto fu provato, altrimenti la lex talionis avrebbe distrutto completamente la pace della società, e avrebbe seminato l'odio, la vendetta e ogni cattiveria.

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