E il lino e l'orzo furono colpiti: perché l'orzo era nella spiga e il lino era bollito. Il lino e l'orzo furono percossi - La parola פשתה pishtah, lino, pensa il signor Parkhurst, derivi dalla radice פשט pashat, spogliare, perché la sostanza che chiamiamo lino è propriamente la corteccia o la scorza del vegetale, in pillole o tolto i gambi. Da tempo immemorabile l'Egitto era celebrato per la produzione e la lavorazione del lino: da qui il lino e il lino fine d'Egitto, di cui si parla tanto spesso negli autori antichi.

Orzo - שערה seorah, da שער saar, stare in piedi, essere ruvido, ispido, ecc.; quindi שער scottare, i capelli della testa, e שעיר sair, un capro, a causa dei suoi capelli ispidi; e quindi anche l'orzo, per la barba ruvida e spinosa di cui si coprono e si difendono le spighe.

Il dottor Pocock ha osservato che in Egitto c'è un doppio tempo di semina e raccolto: il riso, il grano indiano e un grano chiamato il mais di Damasco, e in italiano surgo rosso, vengono seminati e raccolti in un tempo molto diverso dal grano, orzo e lino. I primi si seminano in marzo, prima dello straripamento del Nilo, e si raccolgono verso ottobre; mentre il frumento e l'orzo si seminano in novembre e dicembre, appena il Nilo si è staccato, e si mietono prima di maggio.

Plinio osserva, Hist. Nat., lib. xviii., cap. 10, che in Egitto l'orzo è pronto per la mietitura in sei mesi dopo che è stato seminato, e il frumento in sette. In Aegypto Hordeum sexto a satu mense, Feumenta septimo metuntur.

Il lino era bollito - Significato, suppongo, era cresciuto in un gambo: l'originale è גבעל gibol, baccello o era nel baccello.

La parola ben esprime quel baccello globoso sulla sommità del gambo di lino che succede al fiore e contiene il seme, molto propriamente espresso dalla Settanta, το δε λινον σπερματιζον, ma il lino era in seme o stava seminando.

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