La parola dell'Eterno fu inoltre rivolta per la seconda volta a Geremia, mentre era ancora rinchiuso nel cortile della prigione, dicendo: La parola dell'Eterno fu anche l'anno undicesimo del regno di Sedechia, quando Geremia era ancora rinchiuso in prigione: ma ora era nel cortile della prigione, dove gli anziani e gli ufficiali del re, ecc., potevano consultarlo con maggiore facilità; perché continuavano a domandare, pensando stoltamente, che se avesse voluto profetizzare cose buone, che queste sarebbero venute, o che avesse abbastanza potere presso Dio per indurlo a cambiare idea, - distruggere i Caldei e liberare la città.

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