Ma nessuno può domare la lingua; è un male indisciplinato, pieno di veleno mortale. Ma la lingua non vuole essere domata da nessun uomo - Nessuna astuzia, persuasione o influenza è mai stata in grado di farla tacere. Nient'altro che la grazia di Dio, l'escissione o la morte, possono sottometterla.

È un male indisciplinato - Ακατασχετον κακον· Un male che non può essere trattenuto; non può essere sottoposto a nessun tipo di governo; rompe tutti i limiti.

Pieno di veleno mortale - Si riferisce qui alle lingue dei serpenti, che dovrebbero essere i mezzi per convogliare il loro veleno nelle ferite provocate dai loro denti. In tutta questa descrizione poetica e altamente declamatoria, San Giacomo deve avere particolarmente in vista la lingua del calunniatore, del calunniatore, del calunniatore, del bisbigliatore e del narratore. vipere, basilischi; e i serpenti a sonagli non sono più pericolosi per la vita, di quanto non lo siano per la pace e la reputazione degli uomini.

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