Eppure egli perirà per sempre come lo sterco suo essi, che hanno visto gli diranno, dove è lui? Perirà per sempre - È polvere, e ritornerà alla polvere da cui è stato tratto. Zofar qui accenna alla sua incredulità in quella dottrina, la risurrezione del corpo, che Giobbe aveva affermato così solennemente nel capitolo precedente. Oppure potrebbe essere stato come alcuni al giorno d'oggi, che credono che gli empi saranno annientati e che i corpi dei giusti saranno risuscitati dai morti; ma non conosco scritture con le quali tale dottrina sia confermata.

Come il suo stesso letame - La sua reputazione sarà abominevole e la sua carcassa putrida assomiglierà ai suoi stessi escrementi. Un discorso che condivide tanto la malvagità quanto l'asprezza dello spirito di Zofar.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità