E il capo dell'esercito dell'Eterno disse a Giosuè: Togliti i calzari dai piedi; poiché il luogo sul quale stai è santo. E Giosuè lo fece. Sciogli la scarpa dal piede, ecc. - Queste erano le stesse parole che l'angelo, sul monte Sinai, disse a Mosè; (vedi Esodo 3:5 ); e da ciò sembra probabile che fosse la stessa persona che apparve in entrambi i luoghi: nel primo, per incoraggiare Mosè a liberare gli Israeliti oppressi, ea portarli nella terra promessa; nella seconda, per incoraggiare Giosuè nella sua ardua fatica di espellere gli antichi abitanti, e di stabilire il popolo nell'eredità promessa ai loro padri.

Non c'è una divisione più sfortunata dei capitoli in tutta la Bibbia di quella qui. Per questa stessa circostanza molte persone sono rimaste perplesse nel sapere che cosa si intendesse con questa straordinaria apparizione, perché hanno supposto che l'intera faccenda finisca con il capitolo, mentre, è proseguita nel successivo, il cui primo verso è solo una parentesi. , raccontando semplicemente lo stato di Gerico all'epoca in cui Giosuè fu favorito da questa visione incoraggiante. Possiamo trarre due utili riflessioni dagli argomenti di questo capitolo: -

1. Poiché la manna era ormai venuta meno, il popolo, sempre molto dedito all'incredulità, avrebbe potuto essere indotto a immaginare che Dio ora li avesse abbandonati, e non sarebbe più stato nei loro eserciti, se non avesse dato loro questa forte certezza, che l'Angelo della sua presenza dovrebbe essere con loro come guida e protettore di tutto il campo; poiché Giosuè li informò senza dubbio dell'incoraggiamento che aveva ricevuto dal capitano dell'esercito del Signore.

2. Con questa visione mostrò loro che il loro aiuto veniva da lui stesso, e che non era per forza o potenza umana, ma per il Signore degli eserciti, dovevano avere la vittoria su tutti i loro avversari; e ne diede loro la prova più convincente nella miracolosa distruzione di Gerico. Con questo mezzo continuò a tenerli dipendenti solo dal suo braccio, senza il quale non si sarebbe potuto conservare tra loro lo spirito di religione.

Commento alla Bibbia, di Adam Clarke [1831].

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