E il quindicesimo giorno del settimo mese avrete una santa convocazione; non farete alcun lavoro servile e celebrerete una festa in onore del SIGNORE per sette giorni: Il quindicesimo giorno del settimo mese - In questo giorno ci doveva essere un'assemblea solenne, e per sette giorni si dovevano offrire sacrifici; il primo giorno tredici giovenchi, due montoni e quattordici agnelli. Ogni giorno successivo un giovenco in meno, finché il settimo giorno ce ne furono solo sette, per un totale di settanta.

Che servizio costoso! Come dovremmo magnificare Dio per esserne liberati! Eppure queste erano tutte le tasse che dovevano pagare. All'incarico pubblico si offrivano ogni anno a Dio, indipendentemente dai debiti e dai voti volontari, quindici capre, ventuno capretti, settantadue montoni, centotrentadue buoi e millecentouno agnelli! Ma quanto poco è tutto questo se paragonato agli agnelli uccisi ogni anno a Pasqua, che ammontavano in un anno all'immenso numero di 255.600 uccisi nel tempio stesso, che fu la risposta che Cestio, il generale romano, ricevette quando chiese i sacerdoti quante persone erano venute a Gerusalemme nelle loro feste annuali; i sacerdoti, contando il popolo secondo gli agnelli immolati, dissero: "venticinque miriadi, cinquemilaseicento".Levitico 23:34 (nota).

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