Ogni scopo è stabilito dal consiglio: e con un buon consiglio fai la guerra. Con buoni consigli fate la guerra, - Forse non c'è un precetto in tutto questo libro così poco considerato come questo. La maggior parte delle guerre che vengono intraprese sono guerre di ingiustizia, ambizione, esaltazione e capriccio, che non possono aver avuto un buon consiglio precedente. Un ministro, che forse non è né buono né grande, consiglia al suo re di far guerra; il gabinetto deve essere introdotto in esso, e un numero sufficiente di stati del regno guadagnato per sostenerlo.

A poco a poco, ciò che è stato iniziato per capriccio deve essere mantenuto per necessità. Bisogna creare posti e occupare uffici di persone a carico bisognose, il cui interesse può essere quello di prolungare la guerra, finché non ottengano abbastanza per pagare i loro debiti e assicurarsi l'indipendenza per tutta la vita. E per questi fini più importanti si versa il sangue del paese, e si esauriscono i tesori del popolo! Mi sono imbattuto in un fatto proprio di questo tipo sotto il regno di Luigi XIV.

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