Il ricco e il povero si incontrano: il Signore è il creatore di tutti loro. Il ricco e il povero si incontrano - ashir l'opulento, sia in denaro, terra o proprietà; temerario, l'uomo che è sprovvisto di questi, e vive del suo lavoro, sia un artigiano, sia uno che coltiva la terra. Nell'ordine di Dio, il ricco e il povero vivono insieme e si aiutano vicendevolmente. Senza i poveri, i ricchi non potrebbero essere riforniti degli articoli che consumano; poiché i poveri includono tutte le classi lavoratrici della società: e senza i ricchi, i poveri non potrebbero sfogarsi per il prodotto del loro lavoratore, né, in molti casi, il lavoro stesso.

I poveri hanno più tempo per lavorare di quanto richiedano le mere necessità della vita; il loro tempo supplementare è impiegato per fornire una moltitudine di cose che sono chiamate superfluità della vita e che consumano specialmente i ricchi. Tutto il tempo del povero è così impiegato; ed è pagato per il suo lavoro extra dai ricchi. Il ricco non deve disprezzare il povero, senza il quale non può avere le sue comodità, né mantenere il suo stato. Il povero non deve invidiare il ricco, senza il quale non potrebbe né trovare lavoro, né il necessario per vivere.

Il Signore è il Creatore di tutti - Entrambi gli stati sono nell'ordine della provvidenza di Dio ed entrambi sono ugualmente importanti ai suoi occhi. Considerati semplicemente come uomini, Dio ama il semplice artefice o lavoratore quanto ama il re; quantunque l'ufficio di quest'ultimo, per essere entrato nel piano del suo governo del mondo, sia infinitamente grandemente importante del mestiere del povero artigiano.

Nessuno dovrebbe disprezzare l'altro; nessuno dei due dovrebbe invidiare l'altro. Entrambi sono utili; entrambi importanti; entrambi assolutamente necessari al benessere e al sostegno dell'altro; ed entrambi sono responsabili davanti a Dio del modo in cui si assolvono a quei doveri di vita che Dio ha rispettivamente assegnato loro. I poveri abbietti - coloro che sono privi di salute e di mezzi di sussistenza - Dio in effetti si pone alla porta del ricco, affinché possano essere sostenuti dalle sue superfluità. Quanto è saggio quel decreto che ha fatto ricchi e poveri! Peccato non si sia capito meglio!

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