Salgono per le montagne; scendono per le valli al luogo che tu hai fondato per loro. Salgono per le montagne; scendono per le valli - Prendendo le parole così come stanno qui, le sorgenti sembrano essere ciò che si intende. Ma è difficile concepire come l'acqua possa salire, attraverso le fessure dei monti, alle loro cime, e poi scendere dai loro fianchi in modo da formare rivoli per irrigare le valli.

Molto probabilmente tutte le sorgenti di montagna e di collina sono formate da acque che cadono sulle loro sommità sotto forma di pioggia, o da nuvole che, passandovi sopra, si arrestano e ne precipitano il contenuto, che, affondando, viene fermato da alcuni strati solidi, finché, facendosi strada in qualche apertura ai loro lati, formano sorgenti e fontane. Forse, però, si intendono vapori ed esalazioni; questi per evaporazione salgono alle cime delle montagne, dove vengono condensati e precipitati.

Così salgono i vapori, e poi scendono nelle valli, formando fontane e rivoli in quei luoghi che la provvidenza di Dio ha loro assegnato; cioè valli continue, con un grado di inclinazione tale da determinare che le loro acque scorrano in quella direzione fino a raggiungere un altro fiume, o cadere nell'oceano.

Alcuni hanno pensato che ci sia un riferimento alla rottura sulle fontane del grande abisso, al momento del diluvio; mentre la sporgenza delle acque solleverebbe la crosta circostante, in modo da formare montagne, le altre parti, cadendovi a colmare il vuoto provocato dalle acque che si sollevavano dall'abisso centrale, costituirebbero valli.

Ovidio sembra parafrasare questo verso: -

Jussit et extendi campos, subsidere valles,

Fronde tegi sylvas, lapidosos surgere montes.

Incontrato. lib. io., ver. 43.

"Egli ombreggia i boschi, le valli che trattiene

Con montagne rocciose, e si estende alle pianure."

Asciugare.

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