Che non ascolterà la voce degli incantatori, affascinante mai così saggiamente. Che non ascolterà la voce degli incantatori - Il vecchio Salterio traduce e parafrasa curiosamente questi due versi: -

volgare Furor illis secundum similitudinem serpentis; sicut aspidis surdae et obturantis aures suas: Quae non exaudiet vocem incantantium et venefici in cantantis sapienter.

Trans. Wodes (follia) til thaim dopo la simpatia del neddir, come del serpente muto e ferma le sue ere.

Paraf. Destra chiama lui tham wod, (matto), per quel hafe na witte per sewder that ga: for that louke thair eghen, and rennys fino a che sono thaire wodness til goffo che non sarà trasformato come del serpente che festis (fissa) il ta ere til the erth, e il tother ere stoppis con hir taile: Sua do thai that thai here not Godis word; che stope thair eris con luf di erthli cosa che thai delite thaim in; e con quella coda, cioè con tutte le sinnes, quella che non si correggerà.

Trans. Il whith salle non è qui la voce di charmand, e del venim in akare of charmand wisli.

Paraf. Questo serpente si ferma a noleggio che non sia brodo alla luce; perché se lei lo ammassa, lei ne esce qualcuno, lui incanta swa wysli nel suo mestiere. Swa gli uomini wikkid non hanno qui la voce di Crist e i suoi lufers che sono wys charmes; per questo selvaggio (li avrebbe) portati fino alla luce del cielo. Wyt ben (sapete) che lui (cioè, Cristo) non lufes incantatori e creatori di venim ma essere (dai) vizi di bestes, prende la leccatura dei vizi degli uomini.

Sembra come se ci fosse una specie di serpente o di vipera che è quasi sorda; e poiché il loro istinto li informa che se ascoltano i suoni che usano gli incantatori diventeranno una preda; perciò si tappano le orecchie per impedire che il poco udito che hanno diventi il ​​mezzo della loro distruzione. A questo si riferisce il Salterio Antico. Abbiamo anche un resoconto di una specie di serpente, che, se getta l'occhio sull'incantatore, si sente obbligato a uscire dalla sua tana; perciò si tiene vicino, e non bada a vedere né a farsi vedere. A questo allude anche il Salterio Antico; e di questo fatto, se è uno, fa buon uso.

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