Tutto mi è lecito. — L'Apostolo procede ora a concludere, con alcune indicazioni e consigli pratici, la questione del consumo di carne offerta agli idoli, da cui soggetto immediato la forte espressione del sentimento personale in 1 Corinzi 8:13 aveva condotto a diramarsi nel vari aspetti di questioni collaterali che lo hanno occupato da allora, e ai quali l'argomento trattato in 1 Corinzi 10:14 di questo capitolo riconducono naturalmente il pensiero dello scrittore.

Egli ripete qui il grande principio della libertà cristiana, «Tutto mi è lecito» (cfr 1 Corinzi 6:12 ), ma insiste, come prima, che la sua applicazione deve essere limitata da una considerazione (1) all'effetto che ciascuno l'azione ha su di noi e (2) la sua influenza sulla Chiesa in generale. “Questo atto tende al mio profitto spirituale? Tende a formare gli altri?" dovrebbero essere le regole pratiche della vita cristiana.

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