Perché è santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. — Non solo tutte le cose create sono da considerarsi pure, e non da mettere da parte alla leggera; ma agli occhi di Dio «ogni creatura» è santa quando viene accolta in suo dono con l'azione di grazie e con la preghiera, tale preghiera di ringraziamento che contiene pensieri in esatta armonia con lo Spirito di Dio rivelato nella Scrittura. Così tutto il cibo è santificato, non solo, o anche principalmente, dalla formula comune di una grazia cristiana prima della carne.

Troppo spesso questo degenera in una mera forma di parole - in un servizio a parole della forma più spietata - ed è troppo spesso considerato come una sorta di fascino religioso. La santificazione cui fa riferimento san Paolo non appartiene a nessuna preghiera o grazia, ma alla costante abitudine di riferire tutto a Dio come datore di tutto, al perpetuo «ufficio» di un cuore devoto che, prendendo tutto in dono da Dio, l'amante e l'amico dell'uomo, continuamente ringrazia Dio di cuore.

Una, se non la più antica, forma di grazia cristiana prima della carne è quella che si trova nelle Costituzioni apostoliche. È molto semplice e bello, e forse non troppo lungo per l'uso quotidiano. Si legge come segue: “Benedetto sii tu, o Signore, che nutri gli uomini fin dalla giovinezza, che dai carne a ogni carne; riempi i nostri cuori di gioia e di letizia, affinché noi, sempre godendo di una sufficienza, abbondiamo in ogni opera buona in Cristo Gesù nostro Signore, per mezzo del quale a Te sono attribuiti gloria, onore e potenza nei secoli. Amen."

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