A lui date testimonianza a tutti i profeti. — Come nei precedenti discorsi di San Pietro in Atti degli Apostoli 2:3 così qui, tracciamo il risultato dell'insegnamento di nostro Signore dato nell'intervallo tra la Risurrezione e l'Ascensione quanto al metodo di interpretazione profetica che discerne, al di sotto di ogni temporaneo e storico riferimenti, la corrente sotterranea della testimonianza del regno di cui Cristo era il Capo.

Che attraverso il suo nome... — Possiamo senza difficoltà rappresentarci l'impressione che queste parole devono aver fatto sugli ascoltatori ansiosi. Questa era la risposta ai loro dubbi e perplessità. Non sottomettendosi alla schiavitù della Legge, non mediante la circoncisione e tutto ciò che essa implicava, ma mediante il semplice atto di fede in Cristo e nella potenza del Suo Nome, cioè di tutti gli attributi e le energie di cui il Nome era il simbolo, essi, come Gentili, potevano ricevere quella remissione dei peccati che la coscienza, ora risvegliata alla sua piena attività, insegnava loro era la condizione indispensabile dell'accoglienza e della pace.

L'intensità di quell'emozione, la soddisfazione di tutti i loro aneliti precedenti, li poneva soggettivamente in una condizione spirituale che preparava la strada allo stupore che il versetto successivo narra.

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