Essere mandato dallo Spirito Santo. — Le parole possono essere solo un riassunto del risultato dei fatti precedenti, ma guardando ad Atti degli Apostoli 16:6 , sembra più probabile che si riferiscano a una nuova rivelazione, a seguito di quella che dovremmo chiamare “ordinazione ” o “consacrazione” degli Apostoli, e guidandoli nella direzione del loro cammino.

Partì per Seleucia. — La città era situata alla foce dell'Oronte, a circa sedici miglia da Antiochia, e serviva da porto per quella città. Era stato costruito da e intitolato a Seleucus Nicator.

Da lì salparono per Cipro. — La popolazione dell'isola era in gran parte greca, e il nome del capoluogo all'estremità orientale ricordava la storia o la leggenda di una colonia sotto Teucro, figlio di Telamone, dalle Salamina del golfo Saronico. Possedeva Afrodite, o Venere, come sua dea tutelare, essendo Paphos il centro principale del suo culto, che lì, come altrove, era notevole per la licenziosità delle sacerdotesse meretrici del suo tempio.

Le miniere di rame ( dall'isola prese il nome il metallo Cuprum ), e la sua vicinanza alla Siria, avevano probabilmente attratto una consistente popolazione ebraica, tra cui il vangelo era stato predicato dall'Evangelista degli Atti degli Apostoli 11:19 . Un'interessante iscrizione - la cui data è tuttavia incerta, e potrebbe essere del secondo o terzo secolo dopo Cristo - data nel Cyprus di M. de Cesnola (p. 422), trovata a Golgoi in quell'isola, mostra un desiderio dopo qualcosa di più alto del politeismo della Grecia: —

TU, L'UNICO DIO,
IL PIU' GRANDE, IL NOME PIU'
GLORIOSO, AIUTACI TUTTI, TI PREGHIAMO.

Ai piedi dell'iscrizione c'è il nome HELIOS, il Sole, e in esso possiamo probabilmente vedere una traccia di quell'adozione del culto di Mitra, o il sole, come simbolo visibile della Divinità, che, prima conosciuto i romani al tempo di Pompeo, portarono alla ricezione generale del Dies Solis (= domenica) come primo giorno della settimana romana, e che, anche nel caso di Costantino, si mescolò con le prime fasi del suo cammino verso la fede di Cristo.

(Vedi Nota su Atti degli Apostoli 17:23 ). La narrazione che segue implica che la prudenza o il discernimento che distinguevano il proconsole può benissimo essersi mostrata in un tale riconoscimento dell'unità della Divinità; ed è degno di nota che M. de Cesnola ( Cipro, p. 425) scoprì a Soli, nella stessa isola, un'altra iscrizione, che portava il nome di Paolo Proconsole, che può forse essere identificato con il Sergio Paolo di questa narrazione.

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