(3-8) In questa espressione di ringraziamento di san Paolo per loro c'è come al solito una peculiare corrispondenza alla loro situazione. Erano stati pieni di fede, amore e speranza, frutto di un vero vangelo predicato da Epafra; ora c'era paura di non esserne ingannati, anche se evidentemente quel timore non era ancora realizzato, come era stato precedentemente il caso con i Galati. Da qui l'enfasi di San Paolo sul loro ascolto, conoscenza e apprendimento della verità, e sulla fedeltà di Epafra come ministro di Cristo.

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