(9-12) Dal ringraziamento san Paolo passa, come sempre, a pregare per loro. La preghiera è per la loro piena e perfetta conoscenza della volontà di Dio; ma questo è fortemente connesso con il "camminare" pratico in quella volontà, prima con la fecondità nel buon lavoro, poi col mostrarsi forti in Cristo per sopportare le sofferenze, infine con l'accettazione grata della chiamata di Dio all'eredità tra i santi nella luce.

C'è un caloroso riconoscimento della benedizione della conoscenza (su cui l'incipiente gnosticismo dell'epoca era così eloquente); ma è da provare con le tre prove della bontà pratica, della pazienza e dell'umiltà grata.

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