Giobbe 14:1

XIV. (1) L' UOMO CHE NASCE DA UNA DONNA È DI POCHI GIORNI. ‑ Coglie ora l'occasione per dilatarsi sulla misera condizione dell'uomo in generale, passando dall'istanza particolare in se stesso alla comune sorte della razza. Non è improbabile che queste parole debbano essere collegate con l'ultimo de... [ Continua a leggere ]

Giobbe 14:4

CHI PUÒ PORTARE UNA COSA PURA... — Come può essere puro l'uomo che è nato da donna, che è impura? Questa domanda è ribadita da Bildad ( Giobbe 25:4 ). Dovremmo forse, tuttavia, rendere piuttosto “Oh, che il puro possa uscire dall'impuro! ma nessuno può».... [ Continua a leggere ]

Giobbe 14:6

COMPIERE. — Piuttosto, _divertiti; gioisci nel giorno in cui gli sarà pagato il suo salario. _Giobbe aveva già usato la stessa immagine ( Giobbe 7:2 ). Giobbe ora procede ad approfondire la mortalità dell'uomo, paragonandolo, come spesso avviene in tutta la letteratura, ai prodotti vegetali della te... [ Continua a leggere ]

Giobbe 14:11

SICCOME LE ACQUE FALLISCONO DAL MARE sembra comunemente che sia stato frainteso dal suo essere stato preso come paragone; ma non c'è nessuna particella che denoti il ​​confronto in ebraico. Inoltre, l'acqua del mare non viene mai meno, né i grandi fiumi come il Nilo o l'Eufrate si prosciugano mai. I... [ Continua a leggere ]

Giobbe 14:14

Se UN UOMO MUORE, VIVRÀ DI NUOVO ? — Perché fare la domanda se fosse assolutamente certo che non lo farebbe? "Tutti i giorni della mia guerra - _cioè,_ finché vivrò - spererò, finché non verrà il mio cambiamento o il mio passaggio dalla vita alla morte, che tu chiamerai e io ti risponderò, che tu de... [ Continua a leggere ]

Giobbe 14:16

PER ORA TU CONTI I MIEI PASSI: NON VEGLI SUL MIO PECCATO? — “È sigillato in una borsa, e tu fissi la mia iniquità. Ma una persecuzione così persistente consumerebbe i più forti, proprio come la montagna e la roccia sono gradualmente consumate. Quanto più allora devo essere oggetto di decadenza? poic... [ Continua a leggere ]

Continua dopo la pubblicità