(9-11) La squisita personificazione di questi versetti è, è stato veramente osservato, esattamente alla maniera di Isaia. (Vedi Isaia 32:16 seq., Isaia 45:8 ; Isaia 59:14 .

). È un'allegoria della felicità nazionale compiuta, che, sebbene presentata in un linguaggio peculiare del pensiero ebraico, è nondimeno universale nella sua applicazione. Né si ferma alle benedizioni materiali, ma si presta all'espressione delle verità più alte. Il poeta vede ancora una volta tornare la gloria che tanto a lungo aveva abbandonato la terra, come una volta è tornata il suo simbolo, l'arca, e prendervi dimora.

Vede il favore dell'alleanza ancora una volta discendere e incontrare la fedeltà divina di cui, ultimamente, gli animi perplessi dubitavano, ma che il ritorno della prosperità ora si è dimostrato sicuro. Giustizia e pace, o prosperità, questi fratelli inseparabili, si baciano e cadono amorevolmente l'uno nelle braccia dell'altro.

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