(13) Se qualcuno parla in una lingua [sconosciuta], [che sia] per due, o al massimo [per] tre, e [quello] per corso; e lascia che uno interpreti.

(13) Il modo di usare il dono delle lingue. Può essere lecito a uno o due, o al massimo a tre, usare il dono delle lingue, uno dopo l'altro in un'assemblea, in modo che ci sia qualcuno che esponga le loro espressioni. Ma se non c'è nessuno da esporre, parli solo a se stesso colui che ha il dono.

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