(22) Ma Dio le dà un corpo come gli è piaciuto, e ad ogni seme il suo proprio corpo.

(22) Vediamo una diversità sia nell'una che nella stessa cosa che ha ora una forma e poi un'altra, e tuttavia conserva il suo tipo: come è evidente in un grano che è seminato a nudo, ma germoglia molto dopo un'altra specie : e anche in diversi tipi di una stessa specie, come tra le bestie: e anche tra cose di specie diverse, come i corpi celesti e i corpi terreni; che differiscono anche molto l'uno dall'altro. Perciò non c'è motivo per cui dovremmo rifiutare né la risurrezione dei corpi, né il loro mutamento in uno stato migliore, come cosa impossibile o strana.

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