(5) Se diciamo che non abbiamo peccato, (e) inganniamo noi stessi e la (f) verità non è in noi.

(5) Non c'è nessuno che abbia bisogno di questo beneficio, perché non c'è nessuno che non sia peccatore.

(e) Ciò confuta pienamente quella perfezione delle opere di supererogazione (fare più del dovere richiede l'idea che le buone opere in eccesso possano formare una riserva di merito a cui attingere a favore dei peccatori) che i papisti sognano.

(f) Così dunque Giovanni parla non per modestia, come dicono alcuni, ma perché è proprio così.

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