(4) Ma poiché ci è stato (c) permesso a Dio di essere affidati al vangelo, così parliamo; non come graditi agli uomini, ma Dio, che (d) mette alla prova i nostri cuori.

(4) Approvare la sua coscienza a Dio, essendo libero da ogni lusinga e cupidigia.

(c) C'è questa differenza tra i giudizi di Dio e i giudizi degli uomini, che quando gli uomini scelgono, considerano le qualità di quelle cose che stanno davanti a loro, ma Dio trova la ragione del suo consiglio solo in se stesso. Perciò ne consegue che, non potendo pensare un buon pensiero, che chi per primo sceglie a quelle chiamate, non le trova capaci, ma anzi le rende capaci. E quindi in quanto siamo autorizzati da Dio, dipende dalla sua misericordia.

(d) Chi li approva e li autorizza.

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