(6) Ma essendo Cristo venuto sommo sacerdote dei beni futuri, (7) da un (h) tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto di mano, cioè non di questo edificio;

(6) Ora entra nella dichiarazione dei tipi, e confrontando anzitutto il sommo sacerdote levitico con Cristo, (cioè la figura con la cosa stessa) attribuisce a Cristo l'amministrazione dei beni futuri, cioè l'eternità, a cui quelle cose carnali avevano rispetto. (7) Un altro confronto del primo tabernacolo corrotto con quest'ultimo, (cioè con la natura umana di Cristo) che è il vero tempio incorruttibile di Dio, nel quale il Figlio di Dio entrò, come i sommi sacerdoti levitici in l'altro che era fragile e transitorio.

(h) Da un più eccellente e migliore.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità