Allo stesso modo anche il calice dopo la cena, dicendo: Questo (g) calice [è] (h) il nuovo testamento nel mio sangue, che è sparso per voi.

(g) Ecco un doppio uso della metonimia: per primo, il vaso è preso per ciò che è contenuto nel vaso, come si dice del calice per il vino che è dentro il calice. In secondo luogo, il vino si chiama alleanza o testamento, mentre in realtà non è che il segno del testamento, o meglio del sangue di Cristo mediante il quale è stato fatto il testamento: né è segno vano, sebbene non sia lo stesso come la cosa che rappresenta.

(h) Questa parola "il" indica l'eccellenza del testamento, e corrisponde a ( Geremia 31:31 ) dove è promesso il nuovo testamento.

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