(19) Hai (q) fede? tienilo per te davanti a Dio. Felice [è] colui che non condanna se stesso in ciò che (r) permette.

(19) In queste cose dà un doppio avvertimento: uno, che riguarda il forte, che chi ha acquisito una conoscenza sicura di questa libertà, conservi quel tesoro fino alla fine, per usarlo con saggezza e profitto, come è stato ha detto: la seconda, che rispetta i deboli, che non fanno nulla avventatamente sull'esempio di altri uomini con coscienza vacillante, perché non si può fare senza peccato se non siamo persuasi dalla parola di Dio che gli piace e lo approva.

(q) In precedenza ha mostrato in ( Romani 14:14 ) cosa intende per fede, cioè che un uomo sia certo e senza dubbio nelle cose e nelle cose indifferenti.

(r) Abbracci.

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