Commento, spiegazione e studio di Geremia 6:1-8, verso per verso
O figliuoli di Beniamino, cercate un rifugio lungi dal mezzo di Gerusalemme, e sonate la tromba in Tekoa, e innalzate un segnale su Bethkerem! perché dal settentrione s'avanza una calamità, una grande ruina.
La bella, la voluttuosa figliuola di Sion io la distruggo!
Verso di lei vengono de' pastori coi loro greggi; essi piantano le loro tende intorno a lei; ognun d'essi bruca dal suo lato.
"Preparate l'attacco contro di lei; levatevi, saliamo in pien mezzodì!" "Guai a noi! ché il giorno declina, e le ombre della sera s'allungano!"
"Levatevi, saliamo di notte, e distruggiamo i suoi palazzi!"
Poiché così parla l'Eterno degli eserciti: Abbattete i suoi alberi, ed elevate un bastione contro erusalemme; quella è la città che dev'esser punita; dovunque, in mezzo a lei, non v'è che oppressione.
Come un pozzo fa scaturire le sue acque, così ella fa scaturire la sua malvagità; in lei non si sente parlar che di violenza e di rovina; dinanzi a me stanno continuamente sofferenze e piaghe.
Correggiti, o Gerusalemme, affinché l'anima mia non si alieni da te, e io non faccia di te un deserto, una terra disabitata!