RIFLESSI

LETTORE! Voi ed io leggeremo questo Capitolo dell'Apostolo con non poco miglioramento, se da quanto qui detto in relazione alle società civili nella vita comune, facciamo una riflessione spirituale su quella vicina e cara unione, che sussiste tra Cristo e il suo Chiesa. Non ci può essere alcun legame così vicino, nessuno così caro, nessuno così importante, interessante e duraturo; perché è per sempre. Tutte le altre unioni muoiono con il corpo. Ma Cristo e la sua Chiesa sono una cosa sola, per l'eternità.

Può essere molto benedetto avere un occhio a questo, nella nostra formazione di connessioni nello stato matrimoniale; e per invitare alle nozze il Signore Gesù e i suoi discepoli. E, rispetto allo stato umile, o esaltato, in cui sono poste le membra del corpo di Cristo, l'esperienza conferma ogni giorno a gran voce la verità; la povertà, o la ricchezza, vanno poco per frustrare, o promuovere, i veri agi della vita. Dove c'è Gesù, e dove forma l'unione, deve seguire la beatitudine, nell'uso santificato di tutte le dispensazioni.

Lettore! non trascurare, né dimenticare, la decisione del Signore dell'Apostolo in questo Capitolo, riguardo alle ordinanze. La circoncisione o l'incirconcisione, come qualunque altra ordinanza, non sono in sé nulla. Molti dei redenti di Cristo ora nella gloria, come l'uomo che Gesù portò con sé in Paradiso dalla croce; mai goduto di una sola ordinanza sulla terra. E molti, è da temere, che hanno avuto tutti i privilegi delle ordinanze, non conoscono nulla del Dio delle ordinanze per la gioia della loro anima.

Lettore! possa essere la tua felicità, e la mia, formare le nostre conclusioni sullo standard dell'Apostolo, come regolato dallo Spirito di Dio. In Cristo Gesù non serve a nulla né la circoncisione, né l'incirconcisione, ma una nuova creatura. E quanti camminano secondo questa regola, pace su di loro e misericordia, e sull'Israele di Dio, Amen.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità