(8) Siamo turbati da ogni parte, ma non afflitti; siamo perplessi, ma non disperati; (9) Perseguitato, ma non abbandonato; abbattuto, ma non distrutto; (10) Portare sempre nel corpo la morte del Signore Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. (11) Infatti noi che viviamo veniamo sempre consegnati alla morte per amore di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.

(12) Così dunque opera in noi la morte, ma in voi la vita. (13) Avendo noi lo stesso spirito di fede, secondo come è scritto, ho creduto, e perciò ho parlato; anche noi crediamo, e quindi parliamo; (14) Sapendo che colui che ha risuscitato il Signore Gesù risusciterà anche noi per mezzo di Gesù e ci presenterà con voi. (15) Tutte le cose infatti sono per voi, affinché la grazia abbondante, mediante il rendimento di grazie di molti, ritorni alla gloria di Dio.

(16) Per quale causa non sveniamo; ma anche se il nostro uomo esteriore perisce, tuttavia l'uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. (17) Poiché la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, opera per noi un peso di gloria molto più grande ed eterno; (18) Mentre non guardiamo alle cose che si vedono, ma alle cose che non si vedono: perché le cose che si vedono sono temporali; ma le cose che non si vedono sono eterne.

Riporto l'insieme di quei versi in un'unica visione, perché le osservazioni che ne derivano hanno quasi lo stesso scopo. È veramente una benedizione vedere gli esercizi dell'anima dei fedeli, ministri o persone, santificati dall'unione con Cristo. L'Apostolo enumera in un piccolo compasso, grandi ricerche del cuore. Portavano sempre la loro vita nelle loro mani, mentre portavano nel loro corpo la morte del Signore Gesù.

Ovunque venissero, da chiunque incontrassero; se erano separati l'uno dall'altro, o se andavano insieme a predicare il regno; la persecuzione sarebbe sicuramente seguita. Ma Paolo racconta, in quale felice cornice furono conservati per grazia, in quanto, sebbene turbati da ogni parte, ma non angustiati; sebbene perseguitato dagli uomini, ma mai abbandonato da Dio! Lettore! dipende da esso, le consolazioni in Cristo, non salgono mai così in alto nella marea piena di santa gioia, come quando la tempesta della persecuzione soffia più violenta.

Si dice che la musica suoni sempre più dolce sull'acqua. Ma che sia così o no, è ben certo che la melodia della voce di Cristo, che è la più dolce di tutte le musiche, non si sente mai così bella, come quando le piene degli uomini empi ci guidano al Signore.

Ci sono due dolci lezioni in cui ci istruisce questa visione di Paolo e dei suoi compagni; e che, prego Dio Spirito Santo di farmi uno studioso pratico, sotto il suo insegnamento divino, nell'esercizio di, di giorno in giorno. La prima è, la convinzione, che tutte le afflizioni del popolo di Dio, non sono solo lievi afflizioni di un momento; ma che eseguano per loro un peso di gloria più smisurato ed eterno.

E l'altro è da dove il figlio di Dio può per fede attingere forza quotidiana, per contrastare, anche nel momento della loro pressione, il loro peso, e sopportare sotto tutti loro. Per questo, dice Paolo, noi non sveniamo, mentre non guardiamo alle cose che si vedono; ma alle cose che non si vedono.

In relazione al primo. La grazia in vivo esercizio, non mancherà mai di confortare l'anima, facendo un giusto calcolo, che questa afflizione, qualunque cosa sia, è irta di benedizione. Non basta al figlio di Dio dire che non farà male. Perché questo non è che un tipo di conforto negativo. Ma dovrebbe dirlo, e lo dirà quando sarà veramente istruito da Dio; farà bene. Infatti, sebbene tutte le afflizioni nella loro natura, essendo la conseguenza della caduta, siano in se stesse cattive; e opera il male, a tutta l'Adamo-natura, priva di Cristo: tuttavia venendo e per mezzo del Patto di grazia in Cristo; al popolo del Signore è cambiata la loro stessa proprietà.

Perciò lo Spirito Santo ha fatto proclamare nelle sue Scritture che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio; a coloro che sono chiamati secondo questo scopo, Romani 8:28 . Lettore, non dimenticare che un figlio di Dio deve essere in definitiva un vincitore di ogni afflizione, una volta santificato.

In relazione a quest'ultimo. Impariamo dall'esempio di Paolo, da chi trarre forza e dove orientare le nostre opinioni per chiedere aiuto, in ogni momento del bisogno. E dipende da esso, guardando Gesù, e guardando le cose che sono eterne; tutti i brevi eventi di questo mondo morente e transitorio diminuiranno alla loro vista, come oggetti lontani, troppo remoti per attirare il nostro sguardo; o come il rumore di voci lontane, di cui non ci preoccupiamo.

Lettore! calcola solo quelle cose grandi e importanti, con le quali il figlio di Dio è connesso, da un'eternità all'altra. L'amore eterno di Dio Padre. L'autorità, la garanzia e le relazioni di Dio Figlio. La grazia, le influenze e la potenza impegnate di Dio lo Spirito. Qui è sufficiente per ricevere conforto da sempre. Spirito benedetto! realizzo ogni giorno queste cose preziose, e il mio interesse per esse, per la mia anima: e certo lo sono, allora non svenirò; poiché sebbene il povero tabernacolo del mio corpo, l'uomo esteriore, perisca; eppure così il mio uomo interiore si rinnoverà di giorno in giorno.

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