(14) Ma continua nelle cose che hai imparato e di cui ti è stato assicurato, sapendo da chi le hai imparate; (15) E che da bambino conosci le sante scritture, le quali possono renderti saggio per la salvezza mediante la fede che è in Cristo Gesù. (16) Tutta la Scrittura è data per ispirazione di Dio, ed è utile per la dottrina, per la riprensione, per la correzione, per l'istruzione nella giustizia: (17) Affinché l'uomo di Dio possa essere perfetto, interamente fornito per tutte le buone opere.

Che bella chiusura fa l'Apostolo, nel suo consiglio a Timoteo, come una sicurezza per grazia dall'apostasia generale dei tempi di allora. E lo stesso vale ugualmente bene ora. La continuazione nella gioia e nel godimento di tutte le grandi Verità di Dio deve seguire l'insegnamento divino. E Paolo non ne parla, come se la cosa fosse dubbia. Qui, infatti, sta la gloria distintiva di uno stato rigenerato, come segnato da tutte le professioni fiammeggianti, prive di esso nel mondo.

Il figlio di Dio sa che tale è l'ispirazione della Scrittura, dalla corrispondenza di quanto in essa si dice porta al proprio cuore. E la triplice testimonianza, descrive altrove l'Apostolo, dello Spirito Santo; la sacra parola, e il suo stesso cuore, confermano tutto ciò che impara da Dio. 2 Corinzi 13:1. Ma dove non c'è insegnamento divino; nessuna opera di Dio Spirito, nel rigenerare la natura caduta; lì rimane la cecità del cuore, non tolta, e l'amarezza si scatena in diverse direzioni contro quella predicazione, che si contende la fede una volta consegnata ai santi; e non lascia spazio all'orgoglio della giustizia del fariseo. Lettore! supplica Dio Spirito Santo di essere sempre sotto l'insegnamento del Signore, affinché nelle sue benedette scritture tu sia reso saggio per la salvezza, mediante la fede che è in Cristo Gesù.

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