(1) E venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe, e parlò con me, dicendomi: Vieni qua; Ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque: (2) Con la quale i re della terra hanno fornicato e gli abitanti della terra sono stati inebriati del vino della sua fornicazione.

Non possiamo restare senza parole nello scoprire chi si intende qui, se richiamiamo alla memoria, che nel linguaggio delle scritture si parla di persone con figure e luoghi con acque. Che questa donna è una città, l'ultimo versetto di questo capitolo, in tante parole dice chiaramente, la donna che hai visto, è quella grande città che regna sui re della terra. E quale grande città se non Roma, che aveva tante province sotto di sé, e in senso religioso, (cioè una religione meramente nominale), quanti re e nazioni hanno posseduto la supremazia del papa.

In modo che nulla possa essere definito più chiaramente. Aggiungete a questi, è cosa molto usuale, chiamare gli stati e gli imperi meretrici e puttane, quando si diventa profani ed empi. Così il Signore si lamentò di Israele: Come può la città fedele diventare una meretrice. Isaia 1:21 . Acque e fiumi sono termini usati nelle scritture per indicare stati e persone; sì, in questo stesso capitolo, il termine è spiegato.

Ed egli mi disse: Le acque che hai visto dove siede la meretrice, sono persone, moltitudini, nazioni e lingue, versetto 15. Quindi, quindi, qui sono date spiegazioni, così chiare come le parole possono renderle, in prova che questa grande meretrice, è una grande città, che ha dominio sui re della terra, e le molte acque su cui siede, esprime il suo potere e la sua autorità. Quindi, quella Roma papale e nient'altro, si può intendere. Questo è un ottimo punto di scoperta.

Il racconto successivo è che si dice che commette fornicazione con i re della terra e gli abitanti della terra, e che sia stata ubriaca del vino della sua fornicazione. Ora, quando consideriamo quante nazioni professano il papato, sicuramente scopriamo la terribile prova delle sue fornicazione. E quando ricordiamo il sangue dei martiri che ha versato, possiamo benissimo chiamarla sete di ebbrezza di sangue. Vedremo a poco a poco mentre proseguiamo il capitolo, il numero di quei re, che sono tributi alla meretrice. Ma questo a tempo debito.

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