(12) В¶ Ma vorrei che comprendeste, fratelli, che le cose che mi sono accadute sono ricadute piuttosto a favore del Vangelo; (13) In modo che i miei legami in Cristo siano manifesti in tutto il palazzo, e in tutti gli altri luoghi; (14) E molti dei fratelli nel Signore, essendo fiduciosi dei miei legami, sono molto più audaci nel dire la parola senza timore.

Sembrerebbe, da quanto qui dice l'Apostolo, che la Chiesa di Filippi avesse così tanto affetto per Paolo, (come potrebbero benissimo), che a causa della sua prigionia, erano ansiosi di conoscere l'evento. E il rispetto di Paolo per loro non era indietro. Ma con quanta grazia il Signore ha annullato la malizia dei suoi nemici, facendo sì che anche la prigionia del suo Servo servisse alla sua gloria. Dice loro che, poiché i suoi legami in Cristo erano conosciuti nel palazzo dell'imperatore, aveva provocato qualche indagine riguardo alla fede in Cristo.

E sappiamo che fu reso strumentale nelle mani del Signore, per la conversione di alcuni membri della famiglia di Nerone. Perché alla fine di questa lettera egli dice alla Chiesa di Filippo, che tra i saluti dei fratelli che erano con lui in quel momento a Roma, desideravano principalmente salutare la Chiesa che era della casa di Cesare. E Paolo aggiunge inoltre che le sue catene avevano reso molti audaci a predicare Cristo.

Lettore! non trascurare queste cose. Non sono rari ora. Quanti ho conosciuto che hanno provato fiducia nell'esercizio delle persone provate dal Signore? Sì, quali esempi non ho osservato, in cui il Signore ha suscitato gloria a se stesso e conforto al suo popolo, dalla malizia dei suoi nemici?

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