RIFLESSI

LETTORE! mentre vediamo Giobbe prostrarsi sotto il pesantissimo carico di dolore, e ascoltiamo le lamentele che escono da lui, come narrato in questo capitolo; non affrettiamoci ad accusare d'impazienza il povero. Ahimè! Che cosa può fare la freddezza della ragione, nell'ora delle calde angustie. Senza dubbio è la nostra incredulità, che è alla base di tutte le nostre conclusioni avventate e pensieri sconvenienti.

E se Giobbe, invece di guardare alle seconde cause, avesse potuto avere sempre esercitata la sua fede, riposando sulla fedeltà di DIO, e sulle promesse di DIO; la fede avrebbe trionfato più nobilmente. Ma dove, beato GES, dove cercheremo questa perfezione della fede, se non in te che ne sei l'autore? Oh! che ha avuto solo grazia in tutti i miei esercizi minori, per ricordare che stai perseguendo eternamente un piano, e che un piano di puro amore e misericordia, in tutti gli eventi che avvengono nella tua chiesa; e tra il tuo popolo! Hai gli occhi su di loro per sempre.

E tutto sta lavorando insieme per il bene, anche nel momento stesso in cui le circostanze esteriori, o le prove interiori, sembrano essere più angoscianti. Questo sappiamo dal seguito della storia di Giobbe, che è stato il caso nel suo caso. Ed è lo stesso nel caso di tutti i redenti. Quante anime preziose hanno trovato motivo, alla fine di una dura prova, di guardare indietro attraverso il passaggio oscuro in cui è stato condotto, e poi potrebbero discernere, anche se non poteva mentre lo attraversava, i segni chiari della presenza di GES, e la sua guida nel modo! Quanti hanno baciato la verga, nel momento in cui è stata loro tolta, sotto la quale, esercitandosi nella mano di DIO, hanno tremato? Lettore! il nostro miglioramento da questo capitolo, e anzi da tutta la storia di Giobbe, sia di arrivare a questa conclusione sicurissima;

Prezioso GES! mai, mai rimettermi quei pegni del tuo amore, per quanto dolorosi per la carne e il sangue! Sotto i benedetti insegnamenti del tuo SPIRITO SANTO, imparo ogni giorno sempre di più (anche se uno degli studiosi più ribelli della tua scuola), che sono necessari. Vedo, misericordioso Signore, che il più grande nemico che devo affrontare con la mia guerra spirituale, è il mio cuore carnale, peccatore, corrotto e incredulo.

Vedo che questa carne cerca sempre agio e divertimento, e si oppone sempre alle sante occupazioni e ai desideri della mia parte migliore. SIGNORE! impegnarsi per me. Risveglia la mia anima. turba il mio riposo; copri il mio sentiero di spine se lo vedi necessario, in modo che se cerco i miei amanti con un affetto corrotto, non possa trovarli. E caro SIGNORE, allettami e portami nel deserto, e lì parlami comodamente, secondo la tua più dolce e graziosa promessa, affinché io possa tornare a te, mio ​​Ishi, il mio primo, migliore e più vero marito , infine, perfettamente convinto che solo in te si trovano la pace presente e la felicità eterna.

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