Gerusalemme ha peccato gravemente; perciò è rimossa: tutti quelli che l'hanno onorata la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità: sì, lei sospira e si volta indietro. La sua sporcizia è nelle sue gonne; non ricorda la sua ultima fine; perciò scese meravigliosamente: non aveva consolatore. O SIGNORE, guarda la mia afflizione, perché il nemico si è magnificato. L'avversario ha steso la mano su tutte le sue cose piacevoli, perché ha visto che le genti sono entrate nel suo santuario, alle quali tu avevi comandato di non entrare nella tua comunità.

Tutto il suo popolo sospira, cerca il pane; hanno dato le loro cose piacevoli come cibo per alleviare l'anima: guarda, o SIGNORE, e considera; perché sono diventato vile. Non è niente per voi, voi tutti che passate? ecco, e vedi se c'è qualche dolore simile al mio dolore, che mi è stato fatto, con cui il Signore mi ha afflitto nel giorno della sua ira ardente.

Faccio ancora una pausa alla fine di questo memorabile versetto, e prego il Lettore di giudicare da sé, se senza violenza al versetto, e anzi alla portata generale di tutto il libro delle Lamentazioni, che questo versetto sembra diventare un indizio a, nello spiegare, possiamo. ma ecco qui uno più grande del lugubre profeta Geremia. Quando consideriamo che Cristo e la sua Chiesa sono una cosa sola, e che da

eterno; e che in tutta l'afflizione della Chiesa fu afflitto; sicuramente possiamo guardare oltre i giorni del profeta Geremia, e contemplare Cristo così parlando, quando si ergeva rappresentante e garante della Chiesa nei giorni della sua carne. Vedi a testimonianza di questa opinione, Isaia 53:1 tutto, e gli Evangelisti sulla crocifissione.

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