IL LIBRO DEI SALMI

OSSERVAZIONI GENERALI.

QUESTO inestimabile libro di Dio racchiude nel suo sacro seno tanto della sua mente e volontà, della sua alleanza-grazia e misericordia, come rivelato a noi nella persona e nell'opera del suo caro Figlio, che può essere ben considerato come formante un epitome di tutto il Vangelo. E quando il grande Autore di essa, lo stesso Dio Spirito Santo, si degna di aprirne la conoscenza salvifica al cuore del Lettore, e il cuore del Lettore di riceverla e goderne la beatitudine; allora il disegno di grazia per il quale è stato scritto trova risposta, e Dio in tutte le cose è glorificato da Gesù Cristo.

Il titolo generale di questo libro è tratto dalla parola originale Tehillim, che significa Salmi, e in particolare Salmi, o Canti di lode. Ma ci sono altre due parole nell'ebraico con cui si distinguono i Salmi, cioè Zemer e Sher. Il primo deriva da una radice che significa potatura; ed è usato, forse, in allusione all'uomo il cui nome è il Ramo, perché fu potato, o reciso, per il suo popolo.

E quest'ultimo, Sher, si riferisce al potere, o governo e governo: e questo anche, molto probabilmente, in riferimento a Gesù, il cui governo e regni non avranno fine. E se ambedue questi titoli furono dati ai Salmi per il fatto che Cristo ne è tanto soggetto, c'è un grado non comune di bellezza, oltre che di decoro, nella misura. Poiché, come il primo si riferisce alla sua umiliazione, nell'essere potato o reciso; così quest'ultimo a sua esaltazione, quando ebbe da sé purgato i nostri peccati, e si sedette alla destra della Maestà in alto.

Ed entrambi confermano ciò che le Scritture registrano, che tutto lo scopo e l'oggetto della profezia, che i santi dell'antichità consegnarono per mezzo dello Spirito di Cristo che era in loro, doveva significare le sofferenze di Cristo e la gloria che dovrebbe seguire.

Diversi furono gli scrittori che lo Spirito Santo si compiacque di incaricare di scrivere, sotto la sua graziosa ispirazione, i Salmi. La maggior parte del libro (che contiene complessivamente 150 Salmi in numero) è stata scritta dal patriarca David. Ma, oltre a lui, c'erano alcuni altri, come Eman, Etan, Asaf e persino Mosè, ai quali sono attribuiti. Sicché non è possibile, in queste osservazioni generali, indicare il periodo preciso in cui furono scritti tutti, riguardanti la maggior parte di essi, come scritto da David, possiamo tranquillamente fissare il tempo, lui stesso vivendo circa 1000 anni prima dell'incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo.

Ma sarà molto più allo scopo del Lettore di indagare diligentemente sul grande oggetto per il quale i Salmi furono scritti e sulla loro importanza, in riferimento alla Chiesa in tutte le epoche, che sul periodo stesso in cui furono dati per la prima volta. Lo Spirito Santo in questa parte preziosa della Scrittura, aveva in vista i più beati disegni, quando lo fece dare alla Chiesa; e questa sarà la nostra più alta saggezza, leggendo questo libro di Dio, da ricercare.

Ed è difficilmente possibile entrare sulla soglia stessa di questo divino tesoro, senza che la nostra mente si sia sorprendentemente arrestata, nel vedere i contenuti solenni e sacri, ovunque abbondano. La primissima parola si apre con Beato: e l'ultima si chiude con Alleluia. E sebbene nella prima lettura dei Salmi sembra che molto si dica dei vari scrittori, come se si riferissero a se stessi; e incontriamo molto riguardo a Davide e Salomone; tuttavia, quando l'occhio è illuminato per confrontare le cose spirituali con quelle spirituali, siamo spesso costretti a gridare, mentre proseguiamo la lettura, qui è più grande di Salomone.

Perché non solo qua e là, in certi passaggi, si dicono molte cose, che non si potrebbero dire con verità di alcuno se non del Signore Gesù Cristo, ma ci sono anche altre espressioni che sarebbero poco meno che blasfeme, da dire di qualsiasi Altro. E, come se la chiesa di tutti i tempi fosse all'erta, ogni volta che il libro dei Salmi veniva portato davanti al popolo, la bella illustrazione che Dio lo Spirito Santo mise in bocca all'apostolo Pietro il giorno di Pentecoste, sembra sono stati destinati a questo preciso scopo.

L'apostolo afferma decisamente, che ciò che Davide aveva detto in Salmi 16:1 , della sua carne che riposa nella speranza, si riferiva interamente al Signore Gesù Cristo. E perciò, in innumerevoli altre occasioni di natura simile, lo Spirito benedetto insegna alla mente a trasferire i nostri pensieri da Davide a Cristo nella lettura dei Salmi; con questo mezzo possiamo veramente dire, come racconta uno dei Salmi, la mia meditazione su di lui sarà dolce.

Se ammettiamo i Salmi in questo senso, come riferiti, per la maggior parte, nella loro pienezza e dottrina, alla persona e all'opera di Emmanuele, nulla può più illustremente esporre le sue glorie; né, sotto l'influsso dello Spirito Santo, contribuiscono di più a risvegliare e richiamare all'esercizio tutti i devoti desideri del nostro cuore. Che il Signore Gesù stesso abbia usato così i Salmi, sembra molto evidente; poiché non solo prese parte al suo discorso dai Salmi, quando nel suo cammino verso Emmaus, con i due discepoli, fece ardere il loro cuore dentro di loro, mentre parlava loro delle cose che lo riguardavano; ma sembrerebbe che l'inno cantato alla mensa della sua Pasqua, la notte prima delle sue sofferenze e della sua morte, fosse tratto dai Salmi.

Alcuni infatti sono arrivati ​​al punto di affermare che questo inno era quello che viene chiamato il grande Alleluia, che inizia con Salmi 113:1 e termina con Salmi 118:1 , poiché si susseguono regolarmente. Ma che sia così o no, è certo che il Signore Gesù si riferiva a questo prezioso libro di Dio, indicandolo.

Qui dunque, tutte le volte che apro il libro dei Salmi, prego per la grazia illuminante di Dio Spirito Santo, per fare scoperte di Gesù. Ecco direi, (come ne ho sfogliato le varie pagine), ecco da dove Gesù si è esposto ai suoi discepoli, e ha dimostrato la verità della sua missione; che le parole che pronunciò mentre era con loro, e tutte le cose che si adempirono in lui, furono scritte non solo nella legge di Mosè e nei profeti, ma anche nei Salmi, riguardo a lui.

E nella beata convinzione che qui si trova Gesù, come il tesoro più prezioso in questa parte del campo della sua Scrittura, lo cercherei come la perla di grande valore, e lo cercherei come avente la chiave di Davide, e di': Signore! apri la mia intelligenza, affinché io possa comprendere la tua legge. E sicuramente sotto il suo grazioso insegnamento, per gli influssi del suo Santo Spirito, entrerò nel più sincero godimento di tutto ciò che lo riguarda.

Scoprirò qualcosa delle meraviglie della sua persona e delle meraviglie della sua opera. Traccerò i contorni del suo avvento, incarnazione, vita, sofferenze, conflitti, vittorie, morte, resurrezione, ascensione, sovranità, potere; e tutti i grandi eventi legati al suo promesso ritorno in giudizio. Vedrò qui i dolci schizzi dei suoi beati uffici, adempiuti quand'era sulla terra, e ora ancora in atto ed esecutivi in ​​cielo.

E la mia anima sarà deliziata e rapita mentre andrò, quando vedrò Gesù, come descritto dallo Spirito Santo, per mezzo di questi scritti ispirati, in tutti i suoi adorabili uffici, come il profeta, sacerdote e re della sua Chiesa . Sì, davvero, benedetto Gesù, se aprirai i miei occhi affinché io possa vedere le meraviglie della tua legge, seguirò volentieri le tue orme e segnerò le tendenze della tua grazia verso il tuo popolo, come dolcemente esposto in questo libro di Dio. E oh! Signore, ti supplico ancora, che tu mi faccia leggere, imparare e comprendere le scritture che ti riguardano, affinché tutte le mie fresche sorgenti siano in te.

Lettore, non ti tratterrò più dall'entrare immediatamente nella lettura di questo benedetto libro di Dio, se non solo per osservare che tutto ciò che incontrerai nei Salmi riguardo a Gesù sarà reso ancora più benedetto e accattivante, se saremo in grado di dallo Spirito di Colui di cui leggiamo, per scoprire il nostro interesse personale anche per tutto ciò che lo riguarda. Se Gesù è, come certamente è, il capo del suo corpo, la Chiesa, la pienezza di Colui che tutto in tutti riempie, ne seguirà certamente che i vari membri di quel capo glorioso partecipino, mediante la loro unione con lui, in tutto ciò che è e che ha operato per loro.

Leggiamo che gli è stato dato un corpo e un tabernacolo nella sostanza della nostra carne; non dimentichiamo mai che per noi è nato questo Bambino, per noi questo Figlio è stato donato. Leggiamo che, quando né sacrificio, né offerta, né olocausto, avrebbero espiato il peccato, e che Gesù perciò gridò: Ecco! Vengo, connettiamoci dolcemente con questa visione di Gesù, che, mediante quell'unica offerta di se stesso, una volta offerta, ha perfezionato per sempre coloro che sono santificati.

E quando sotto lo spirito della profezia si celebrano i trionfi del Santo di Dio sulla tomba, oh! possiamo noi per fede realizzare l'interesse sicuro che tutti i suoi redenti hanno in esso, in quanto è diventato così la primizia di coloro che dormono. In una parola, in tutto e in tutto ciò che appartiene a Gesù nel libro dei Salmi, cerchiamo la grazia per mescolare la fede con tutto ciò che scopriamo, che ciò che era, è e sempre sarà, è per il suo popolo; poiché in questo modo lo facciamo nostro, e troviamo che il nostro amore per lui, la fede in lui e la dipendenza da lui cresceranno enormemente.

Signore benedetto! Direi, sia per me che per Lettore, concedici questo vasto privilegio, di sapere che siamo tuoi, e che, in virtù di esso, abbiamo diritto di appropriazione in tutto ciò che ti appartiene; poiché allora scopriremo, leggendo queste cose preziose che sono scritte di te in questo libro, la verità di ciò che il tuo servo Giovanni disse, in un'altra occasione simile, che queste cose furono scritte, affinché possiamo credere che Gesù è il Cristo , il Figlio di Dio; e che, credendo, potremmo avere la vita attraverso il suo nome. Amen.

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