Se vengo da te, parlando in lingue in questo modo, che cosa ti gioverò, se non in rivelazione, ecc. cioè, a meno che io non ti riveli e ti esponga il significato, con qualche altro dono, come nella conoscenza, nella profezia, nella dottrina? Parlare lingue solo senza interpretare, non è affatto istruttivo. Chi mi parla, ciò che io non comprendo, non è per me migliore di un barbaro (così i Greci chiamavano quelli che non parlavano la loro lingua.

) Significa questo inconveniente di non essere compreso, con l'esempio di strumenti, canne, arpe, trombe, che non commuoverebbero le persone ad affetti diversi, né le eccitano ad azioni diverse, a meno che il suono e il modo in cui sono stati suonati non fossero diverso; cercate, dunque, e sforzatevi di servirvi dei doni dello Spirito, a edificazione della Chiesa, o degli ascoltatori. (Conam)

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità